Le sanzioni economiche globali hanno un impatto indiscriminato su un paese e possono avere pesanti conseguenze umanitarie per la popolazione civile e per altri paesi. Nell'ambito di una serie di conferenze, rappresentanti dell'ONU, dei Governi e del settore privato hanno si sono incontrati per identificare metodi più mirati ed efficaci di applicazione delle sanzioni.
La Svizzera ha avviato questa serie di conferenze con il processo di Interlaken. Tale processo era incentrato sul tema delle sanzioni finanziarie mirate. Le basi tecniche e giuridiche per migliorare l'applicazione delle sanzioni finanziarie sono state elaborate nel corso di due seminari svoltisi a Interlaken. I risultati del processo di Interlaken sono stati pubblicati nel 2001 sotto forma di manuale (cfr. documenti).
Successivamente, la Germania e la Svezia hanno organizzato altri seminari sulle sanzioni mirate. Il processo di Bonn-Berlino si è concentrato sulle sanzioni in materia di viaggi e di traffico aereo nonché sugli embarghi di armi. Il processo di Stoccolma, infine, si è occupato delle possibilità pratiche di applicazione e soveglianza delle sanzioni mirate.
Le sanzioni mirate sono rivolte contro singole persone, imprese e organizzazioni oppure limitano il commercio di determinati prodotti chiave. Sono ipotizzabili i seguenti strumenti:
- sanzioni finanziarie (congelamento di fondi e altri beni patrimoniali, divieto di transazioni, restrizioni agli investimenti);
- restrizioni al commercio di determinati beni (ad es. diamanti, legname, petrolio, armi) o servizi;
- restrizioni ai viaggi;
- restrizioni diplomatiche;
- restrizioni culturali e sportive;
- restrizioni al traffico aereo.