Come si colloca la Svizzera nella lotta alla corruzione?

Berna, 01.02.2005 - Esame dell'OCSE L'OCSE ha esaminato quanto disposto dalla Svizzera per lottare contro la corruzione all'estero. Il Segretariato di Stato dell'economia (Seco) ha presentato i risultati del rapporto durante la conferenza stampa del 1° febbraio a Berna.

Nel maggio 2004 un gruppo di esperti dell'OCSE ha intervistato in Svizzera, nell'ambito di 24 panel tematici, oltre cento esponenti dell'Amministrazione, dell'economia, della scienza, dei media nonché della società civile e ha stilato un bilancio della situazione. Il rapporto esamina la prevenzione, il perseguimento penale e il sanzionamento da parte della Svizzera dei casi di corruzione di pubblici funzionari stranieri, segnalando gli ambiti in cui è necessario intervenire maggiormente.
L'analisi Paese per Paese rientra nell'implementazione della Convenzione OCSE del 1997 sulla lotta alla corruzione. Come molti altri Stati, la Svizzera è tuttora priva di una prassi giudiziaria consolidata in merito alle nuove disposizioni penali. L'OCSE ha giudicato molto positivamente le esemplari misure di prevenzione di alcune imprese svizzere. Vede inoltre con favore l'impegno della Confederazione nell'istituzione di strutture centrali efficienti nella lotta alla criminalità economica. Lo stesso dicasi per l'offerta effettiva di assistenza giudiziaria nei casi di corruzione nonché per la qualità degli strumenti svizzeri nel sequestro e nella confisca di beni patrimoniali nei casi penali.
In particolare l'OCSE consiglia alla Svizzera di sensibilizzare ulteriormente alla problematica della corruzione le amministrazioni cantonali e le PMI operative in ambito internazionale. Per favorire la scoperta di reati di corruzione vanno potenziate ad esempio la trasparenza dei bilanci consuntivi delle imprese e l'indipendenza degli uffici di revisione. Per quanto riguarda il perseguimento penale si esorta tra l'altro un'accelerazione delle procedure nelle rogatorie internazionali. Inoltre l'OCSE raccomanda di escludere dagli appalti pubblici e dagli strumenti statali come la garanzia dei rischi delle esportazioni le imprese che hanno commesso reati di corruzione in Svizzera o all'estero.
In un secondo momento l'OCSE esaminerà inoltre la responsabilità penale delle imprese introdotta nel 2003, la distinzione tra la corruzione perseguibile e quella non perseguibile secondo il diritto svizzero, le "bustarelle" di modesta entità ai funzionari stranieri nonché l'adeguatezza dei mezzi a disposizione delle autorità inquirenti della Confederazione.
Il nostro Paese ha contribuito in misura determinante all'elaborazione della Convenzione OCSE del 1997 contro la corruzione. Sulla base di questo accordo, dal 2000 è perseguibile penalmente in Svizzera la corruzione nelle operazioni economiche internazionali. Il 01.10.2003 sono entrate in vigore le disposizioni legali per le imprese.


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Ultima modifica 30.01.2024

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