Valutazione delle misure di stabilizzazione 2009/2010

Berna, 15.05.2012 - La politica di stabilizzazione nel periodo di crisi finanziaria ed economica si è estesa ben al di là della politica economica della Confederazione. Anche i Cantoni, i Comuni e le assicurazioni sociali hanno avuto un ruolo importante. Il Controllo federale delle finanze (CDF) ha esaminato le misure di stabilizzazione dal punto di vista della politica finanziaria e ne ha valutato l’attuazione. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha inoltre svolto un’analisi da una prospettiva di politica congiunturale.

Alla fine del 2008, in seguito alla crisi finanziaria ed economica internazionale, la Svizzera è stata trascinata in una recessione. All'inizio della crisi il Paese, grazie alla politica economica e di crescita degli anni precedenti, si trovava in una situazione favorevole; inoltre la politica monetaria della Banca nazionale, orientata alla stabilizzazione, sosteneva la congiuntura. Durante la crisi, la Confederazione e la Banca nazionale hanno adottato misure volte a stabilizzare il settore finanziario. In virtù della buona salute delle loro finanze, i Cantoni hanno fornito un notevole impulso alla domanda, contribuendo in tal modo al rapido superamento della recessione.

Dal punto di vista della politica congiunturale, l’assicurazione contro la disoccupazione e il freno all’indebitamento hanno avuto un ruolo importante: durante la crisi l’assicurazione contro la disoccupazione ha compensato i redditi con indennità giornaliere e indennità per lavoro ridotto senza aumentare i contributi. Il freno all’indebitamento ha permesso un livello di spese superiore alle entrate e ha fissato un chiaro quadro finanziario per le misure di stabilizzazione della Confederazione.

Considerato il rischio comportato dalle previsioni congiunturali all’inizio della recessione, il Consiglio federale aveva deciso di procedere gradualmente. Sono state scelte le misure con un effetto quanto più rapido e mirato possibile, che potessero essere nuovamente rimosse alla fine della recessione. Era importante far sì che l’intervento fosse finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo, oltre che tempestivo e temporaneo. In tal modo i provvedimenti sono stati adeguati alle esigenze senza indebolire le finanze pubbliche. L’orientamento sistematico delle misure a criteri di politica congiunturale ha dato buoni risultati, anche grazie alla rapida ripresa dopo la recessione.

In un’ottica internazionale, l’industria svizzera d’esportazione ha beneficiato di una domanda solida da parte dei Paesi in via di sviluppo e dei Paesi emergenti. Il clima positivo del consumo in Svizzera e le importazioni relativamente stabili, dal canto loro, hanno contribuito alla stabilizzazione dei Paesi limitrofi.


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