Esportazione di materiale bellico nel primo semestre 2022

Berna, 12.07.2022 - Nella prima metà del 2022 le imprese svizzere hanno esportato materiale bellico con l’autorizzazione della SECO per un totale di 516,6 milioni di franchi.

Le esportazioni di materiale bellico hanno registrato un aumento di 159,8 milioni di franchi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 356,8 a 516,6 milioni di franchi. Questo aumento è dovuto in particolare ad alcune grandi transazioni. L’esperienza mostra che le esportazioni di materiale bellico sono soggette a forti oscillazioni.

I cinque maggiori acquirenti sono stati il Qatar, che ha ricevuto materiale per un valore di 117,5 milioni di franchi, seguito dalla Danimarca con 101,7 milioni, dall’Arabia Saudita con 54,4 milioni, dalla Germania con 47,7 milioni e dal Botswana con 33,1 milioni.

In Qatar sono stati esportati principalmente sistemi di difesa antiaerea intesi a proteggere gli stadi durante i Mondiali di calcio che si svolgeranno nell’inverno del 2022. In Danimarca e Botswana sono stati esportati in particolare veicoli blindati del tipo Piranha e in Germania soprattutto munizioni, componenti per veicoli blindati, pezzi di ricambio per sistemi di difesa antiaerea nonché armi da fuoco portatili e armi corte. Dal 2016 non vengono più autorizzate esportazioni in Arabia Saudita di materiale bellico per il quale sussiste un rischio elevato che possa essere impiegato nel conflitto in corso nello Yemen. Le esportazioni in Arabia Saudita comprendono da allora, e anche quest’anno, esclusivamente ricambi e munizioni per sistemi di difesa antiaerea.

Decisione del Consiglio federale in merito al conflitto in Ucraina

Sulla base del principio di parità di trattamento previsto dal diritto della neutralità e della legge sul materiale bellico (LMB), le esportazioni di materiale bellico in Ucraina dalla Svizzera non possono in linea di massima essere autorizzate. Questo vale anche per le esportazioni tramite Paesi terzi.

La LMB prevede la possibilità per le imprese svizzere di partecipare alle catene del valore internazionali dell’industria degli armamenti. Il 3 giugno 2022 il Consiglio federale ha pertanto deciso che le forniture di componenti e assemblaggi restano possibili senza ulteriori limitazioni purché il loro valore rispetto al materiale bellico finito non oltrepassi una certa soglia e siano rispettati i criteri di autorizzazione di cui all’articolo 22a LMB. Sono quindi escluse esportazioni dirette verso l’Ucraina o la Russia.


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Ultima modifica 30.01.2024

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