Quarta conferenza nazionale sui lavoratori in età avanzata dedicata all’apprendimento permanente

Berna, 26.04.2018 - I lavoratori senior contribuiscono in maniera importante a coprire il crescente fabbisogno di personale qualificato in Svizzera. I rappresentanti di Confederazione, Cantoni e parti sociali, riuniti a Berna il 26 aprile 2018 per la 4a conferenza nazionale sui lavoratori in età avanzata, lo hanno confermato all’unanimità. Tuttavia, la situazione di questi lavoratori è stata valutata in modo diverso. Nella dichiarazione finale congiunta la Confederazione, i Cantoni e le parti sociali si sono dichiarati disposti a esaminare proposte atte a tamponare i problemi sociali ed economici dei lavoratori senior che rischiano di esaurire il diritto all’indennità.

Negli ultimi anni sono stati compiuti passi importanti, come il finanziamento da parte della Confederazione di formazioni continue mirate per potenziare le competenze di base sul posto di lavoro o l'ottimizzazione degli strumenti dell'AD. Inoltre, i senior in cerca d'impiego possono contare sull'obbligo per datori di lavoro e URC di annunciare i posti vacanti.

La condizione dei lavoratori in età avanzata in Svizzera è stata al centro del dibattito - presieduto dal consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann - tra i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, dell'Unione sindacale svizzera (USS), di Travail.Suisse, dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI) e dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM). Le valutazioni sono state divergenti.

Il ministro dell'economia e della formazione ha elogiato i lavoratori senior, che contribuiscono in maniera importante a coprire il crescente fabbisogno di personale qualificato e ha sottolineato la necessità di continuare a promuovere il potenziale disponibile, facendo riferimento all'incontro del 23 aprile con le organizzazioni dei lavoratori 50+.

Durante la conferenza si è inoltre discusso di come creare le condizioni ideali per pianificare attivamente la propria carriera professionale affinché sia i lavoratori che i datori di lavoro possano individuare tempestivamente rischi e opportunità e agire di conseguenza. Sebbene pianificare la propria carriera e aggiornarsi siano compiti che spettano principalmente alle singole persone, come si legge nella dichiarazione finale, anche i datori di lavoro e le associazioni di categoria devono fare la loro parte, così come i Cantoni e la Confederazione. Questi ultimi devono garantire le condizioni quadro e i servizi necessari per un accesso paritario alle formazioni continue e alle offerte di consulenza e incentivare le persone a rimanere il più a lungo possibile nel mercato del lavoro. La Confederazione, i Cantoni e le parti sociali hanno inoltre deciso di esaminare proposte atte a tamponare i problemi sociali ed economici dei lavoratori senior che rischiano di esaurire il diritto all'indennità. Su desiderio delle parti sociali e sulla base delle risposte delle organizzazioni interpellate, il DEFR verificherà nuovamente l'efficacia dei servizi di consulenza offerti dagli Uffici regionali di collocamento (URC) in particolare ai lavoratori senior e in caso di necessità sosterrà i Cantoni con provvedimenti di ottimizzazione concreti.

Tra i Paesi dell'OCSE la Svizzera è uno di quelli con il maggior tasso di occupazione nella fascia d'età che va dai 55 ai 64 anni. Rispetto ai giovani, gli ultracinquantenni sono meno colpiti dalla disoccupazione. Questa tendenza, emersa negli ultimi anni, è confermata sia dai dati sulla disoccupazione della SECO sia dalla statistica dei disoccupati secondo l'OIL dell'UST.

Con l'adozione del postulato Rechsteiner (14.3569), il Parlamento aveva incaricato il Consiglio federale di organizzare una conferenza nazionale sul tema dei lavoratori anziani. La prima si è svolta nell'aprile del 2015; giovedì i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e delle parti sociali si sono incontrati per la quarta edizione. Il prossimo incontro si terrà nel 2019.


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Ultima modifica 12.02.2020

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