I controlli dell’ispettorato del lavoro si rivelano efficaci nel prevenire i rischi psicosociali

Berna, 21.06.2018 - La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha misurato gli effetti delle iniziative intraprese dal 2014 nell’ambito del tema prioritario dei rischi psicosociali sul lavoro. Ne è emerso che gli ispettori del lavoro hanno un impatto positivo sull’attuazione delle misure di prevenzione e che i datori di lavoro sono spesso disposti a investire in questo tipo di misure, ma che tendono però a interpretarle piuttosto come un sostegno ai collaboratori in difficoltà. Per arginare questi rischi, tuttavia, bisogna intervenire anche sull’organizzazione del lavoro.

Come in altri Paesi, anche in Svizzera i rischi psicosociali sul posto di lavoro (tra cui lo stress, le molestie e le aggressioni) sono diventati un serio problema sia per i lavoratori sia per i datori di lavoro. I problemi che ne derivano possono nuocere gravemente alla salute dei lavoratori e costituiscono pertanto un fattore sanitario prioritario. Per sollecitare le imprese a puntare sulla prevenzione, nel periodo 2014-2018 la SECO e gli ispettori cantonali del lavoro stanno realizzando tutta una serie di misure d’intervento prioritario in questo campo. Per monitorarne gli effetti la SECO ha svolto uno studio scientifico sulle attività di prevenzione svolte dalle imprese.

Le visite degli ispettori hanno avuto un riscontro positivo presso i datori di lavoro. Nelle aziende visitate, il 47 per cento degli interpellati ha affermato che gli ispettori li hanno sensibilizzati all’argomento e il 34 per cento ha dichiarato che le ispezioni avrebbero indotto l’azienda ad adottare misure preventive.

I risultati dello studio dimostrano inoltre che le ispezioni hanno un effetto positivo sul modo in cui le aziende gestiscono in generale la salute e la sicurezza del loro personale, sulla volontà dei datori di lavoro di prevenire i rischi psicosociali e sulle loro competenze in materia. Inoltre, rispetto alle aziende non visitate, quelle visitate dagli ispettori hanno più spesso adottato misure volte a gestire tali rischi. Per contro, lo studio non ha rilevato effetti significativi sull’organizzazione del lavoro (pianificazione degli orari lavoro, adeguamento dei compiti, effettivi, strumenti di lavoro). I datori di lavoro tendono a interpretare i rischi psicosociali non tanto come problemi di carattere organizzativo, ma piuttosto come difficoltà individuali.

Lo studio – per concludere – conferma la pertinenza delle attività di controllo così come vengono svolte oggi. Gli interventi delle autorità sono un primo passo verso una maggiore sensibilità ai rischi psicosociali nelle aziende. La prevenzione, tuttavia, potrebbe essere ancora più efficace se si concentrasse maggiormente sulle misure principali, cioè su quelle che permettono di prevenire i rischi in questione facendo leva sull’organizzazione del lavoro. La SECO porterà avanti queste riflessioni strategiche in collaborazione con i Cantoni.


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Ultima modifica 12.02.2020

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