Il 15 marzo 2024 il Consiglio federale ha incaricato il DEFR di elaborare un progetto di riforma delle autorità in materia di concorrenza, da porre in consultazione. In futuro la segreteria svolgerebbe di norma gli accertamenti senza coinvolgere la COMCO, così da rafforzarne l’indipendenza. Il numero dei membri di quest’ultima sarebbe ridotto da 11–15 a 5–7 e, in misura del possibile, il loro grado d’occupazione verrebbe aumentato. Inoltre il DEFR valuterà se l’impiego di un incaricato del procedimento possa contribuire a sgravare amministrativamente la COMCO, permettendole così di dedicarsi maggiormente agli aspetti materiali. Al termine dei principali accertamenti la segreteria sarebbe tenuta a comunicare alle imprese imputate le risultanze probatorie provvisorie, le accuse mosse nei loro confronti e gli effetti giuridici previsti. Il Consiglio federale prevede inoltre di potenziare la procedura di ricorso davanti al Tribunale amministrativo federale (TAF) ricorrendo alla collaborazione a titolo accessorio di giudici specializzati nella legislazione sui cartelli. Questa misura sarebbe finalizzata ad accelerare i procedimenti e accrescere le capacità del TAF nelle questioni specificamente economiche. Da ultimo, è previsto che in caso di decisioni della COMCO di ampia portata, le parti possano disporre di termini di ricorso più agevoli.
Con queste proposte il Consiglio federale segue in larga parte le raccomandazioni di una commissione di esperti guidata da Hansjörg Seiler, già giudice federale. La commissione è stata istituita dal DEFR il 1° maggio 2023. Dallo scorso novembre ha esaminato diverse opzioni di riforma e sentito a questo riguardo una vasta cerchia di interessati. L’ipotesi di una separazione ancora più netta tra COMCO e segreteria è stata scartata, perché avrebbe comportato un allungamento considerevole delle procedure. Un modello giudiziario, con conseguente abolizione della COMCO, sarebbe invece risultato poco conforme al sistema e avrebbe richiesto cambiamenti molto dispendiosi. La commissione di esperti ha ritenuto che le critiche più volte emerse riguardo a un’insufficiente separazione tra COMCO e segreteria, e a una durata eccessiva dei procedimenti davanti al TAF, possano essere affrontate nel quadro dell’attuale sistema. Un cambiamento di sistema sarebbe perciò inopportuno.