La ripresa della congiuntura prosegue con più slancio

Berna, 19.12.2017 - Previsioni congiunturali del gruppo di esperti della Confederazione – inverno 2017/2018* Il gruppo di esperti della Confederazione si aspetta una ripresa vigorosa della congiuntura svizzera nei prossimi trimestri. Nel 2017 l’incremento del PIL risulterà probabilmente moderato (1,0 %) a causa di un primo semestre debole. Sull’onda della ripresa dell’economia mondiale, nel 2018 il PIL dovrebbe invece far registrare una forte crescita del 2,3 % per poi assestarsi su un solido 1,9 % nel 2019. A questi dati positivi contribuiscono sia il commercio estero che l’economia interna. L’occupazione dovrebbe aumentare in modo significativo e la disoccupazione ridursi ulteriormente.

L’economia svizzera ha lasciato dietro di sé il lento ritmo di crescita della prima metà del 2017 e ha fatto registrare un forte incremento nel terzo trimestre. La ripresa ha inoltre guadagnato in ampiezza. All’inizio dell’anno la progressione del PIL era sostenuta praticamente solo dal settore industriale, mentre nel frattempo ha di nuovo iniziato a crescere anche la maggior parte dei settori del terziario. Data la prima metà dell’anno piuttosto contenuta, per il 2017 la crescita del PIL dovrebbe risultare moderata (1,0 %, previsioni di settembre: 0,9 %).

L’andamento dell’economia svizzera è sorretto dalla consolidata e ampia ripresa dell’economia mondiale. Di recente le attività economiche globali sono risultate ancora più dinamiche di quanto ipotizzato nelle previsioni precedenti. Stando agli indicatori precursori il rapido ritmo di crescita continuerà sia a livello internazionale che in Svizzera; poi, nella seconda metà del periodo di previsione, l’economia mondiale dovrebbe via via perdere il proprio dinamismo. Il gruppo di esperti prevede quindi un’evoluzione piuttosto positiva dell’economia svizzera nei prossimi trimestri: per il 2018 ci si aspetta una crescita del PIL nettamente superiore alla media (2,3 %, previsioni di settembre: 2,0 %), e un solido 1,9 % per il 2019.

Il settore svizzero delle esportazioni approfitta della buona congiuntura economica mondiale, soprattutto se l’indebolimento del franco svizzero osservato ultimamente si rivelerà duraturo. Per il periodo di previsione si prevede un aumento delle esportazioni solido e generale che coinvolge in particolare sempre più i settori sensibili alla congiuntura e ai tassi di cambio, come il turismo e l’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica. Impulsi positivi dovrebbero venire anche dal settore chimico-farmaceutico. Nei due anni della previsione il commercio estero dovrebbe quindi dare impulsi di crescita molto positivi.

Anche la domanda interna continuerà a sostenere la crescita nel periodo in esame. In linea con il contesto internazionale gli investimenti in beni di equipaggiamento dovrebbero acquisire dinamismo nei prossimi trimestri: i portafogli ordini sono pieni, l’utilizzazione della capacità produttiva è nettamente aumentata e le condizioni di finanziamento sono buone. Di contro, i consumi privati potrebbero presentare soltanto una crescita moderata. È vero che la ripresa sul mercato del lavoro e la crescita demografica dovrebbero proseguire, ma l’andamento dei salari reali si prospetta contenuto. Per quanto riguarda gli investimenti edilizi dovrebbe continuare l’effetto di consolidamento a livello alto. Il gruppo di esperti si aspetta una riduzione del ritmo delle attività edilizie nella seconda metà del periodo di previsione.

Grazie alla buona ripresa congiunturale, nei prossimi trimestri continuerà anche a migliorare la situazione sul mercato del lavoro. Per il 2017 si prevede una leggera crescita dell’occupazione (0,4 %) e un tasso di disoccupazione del 3,2 %. Nel restante periodo in esame la ripresa sul mercato del lavoro dovrebbe consolidarsi. Per l’occupazione il gruppo di esperti prevede una crescita dell’1,2 % per il 2018 e di un ulteriore 1,0 % per il 2019. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 2,9 % (2018) e infine al 2,8 % (2019).

Nel 2017 i prezzi del petrolio favoriscono la normalizzazione del rincaro (media annua prevista: 0,5 %). Per il 2018, a fronte del recente abbassamento del tasso di riferimento e delle probabili riduzioni degli affitti, il rincaro potrebbe scendere allo 0,3 %. Per il 2019 il gruppo di esperti si aspetta un rincaro dello 0,7 %.

Rischi congiunturali
Per quanto riguarda le prospettive a livello di economia mondiale, i rischi positivi e negativi a breve termine appaiono al momento bilanciati. La crescita globale potrebbe risultare più forte e durare più a lungo del previsto e potrebbe inoltre essere accompagnata da un ulteriore indebolimento del franco svizzero. Entrambi i fattori darebbero ulteriore slancio all’economia svizzera.

D’altro canto permangono notevoli rischi politici sul piano internazionale (tra cui il conflitto con la Corea del Nord, l’attuazione della Brexit). Se questi rischi dovessero aumentare o in parte concretizzarsi, il conseguente apprezzamento del franco svizzero frenerebbe le esportazioni del nostro Paese. Una notevole incertezza è inoltre determinata dalla politica economica degli Stati Uniti e dalla prevista riforma fiscale. A livello nazionale cresce il rischio di un forte indebolimento del settore edilizio a causa dell’aumento delle abitazioni vuote.

A medio termine sono da tenere sotto osservazione anche altri rischi. Il forte indebitamento di Stati e imprese rende il sistema finanziario vulnerabile; date le attuali quotazioni azionarie molto alte sussiste il rischio di un repentino movimento contrario, con potenziali importanti conseguenze sull’economia reale. Inoltre l’attuazione delle riforme strutturali per rafforzare la crescita potenziale procede a rilento a livello mondiale.

* Il gruppo di esperti della Confederazione pubblica quattro volte all’anno una previsione sull’andamento della congiuntura in Svizzera. Per maggiori informazioni si rimanda al trimestrale «Tendances con-joncturelles», pubblicato online (www.seco.admin.ch/konjunkturtendenzen) e sotto forma di dossier allegato alla rivista «La vie économique» (www.dievolkswirtschaft.ch). Il numero più recente è disponibile solo in tedesco.


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