Prodotto interno lordo nel 1° trimestre 2021: la ripresa congiunturale interna si è interrotta

Berna, 01.06.2021 - Il PIL svizzero è diminuito dello 0,5 %, dopo un +0,1 % nel 4° trimestre*. Nel settore dei servizi la creazione del valore è scesa in modo marcato a seguito dell’inasprimento delle misure anti-COVID. I consumi privati sono calati sensibilmente. L’industria invece ha registrato un forte sviluppo, evitando così una contrazione più significativa del PIL. Non c’è stato un crollo congiunturale paragonabile a quello della primavera del 2020.

Il settore alberghiero e della ristorazione ha fatto segnare un calo ancora più netto (−30,4 %) che nel trimestre precedente: le aziende della ristorazione non hanno potuto riaprire e i viaggi internazionali sono rimasti a un livello molto basso. Anche i settori arte, intrattenimento e attività del tempo libero hanno registrato un risultato trimestrale molto negativo (−5,1 %) in seguito all’inasprimento delle misure anti-COVID. Inoltre, il settore socio-sanitario (−3,0 %) ha registrato una flessione, in particolare per effetto del rinvio di interventi programmati. In linea con la minore mobilità della popolazione, anche nel settore dei trasporti e delle comunicazioni la creazione di valore ha avuto un andamento negativo (−0,9 %).

Di conseguenza, nel 1° trimestre i consumi privati hanno subìto una netta contrazione (−3,3 %). Le spese per la ristorazione e le attività del tempo libero sono crollate. In compenso è aumentata la domanda di generi alimentari e di altri beni come le apparecchiature elettroniche. Il commercio al dettaglio è dunque rimasto relativamente stabile (−1,4 %) nonostante le chiusure temporanee. Nel complesso, il settore del commercio ha registrato un calo alquanto pronunciato (−4,8 %) a causa delle forti flessioni nel settore all’ingrosso.

Solo alcuni rami del terziario sono cresciuti nel 1° trimestre: i servizi finanziari (+2,6 %), grazie anche all’andamento positivo del commercio estero, e la pubblica amministrazione (+0,7 %). Tirando le somme, si è avuto un netto calo del valore aggiunto nel terziario; anche le esportazioni di servizi sono diminuite (−5,2 %). Durante la prima ondata, nella primavera del 2020, le perdite erano però state decisamente maggiori.

Nell’edilizia la creazione di valore è scesa leggermente nel 1° trimestre (−0,5 %), in linea con la stagnazione degli investimenti nel settore (+0,1 %). Gli investimenti in beni di equipaggiamento hanno registrato una lieve flessione (−0,4 %) dopo due trimestri positivi. Spinta dal forte calo dei consumi privati, nel complesso la domanda finale interna è diminuita in modo significativo (−1,8 %), rallentando anche lo sviluppo delle importazioni** (−0,1 %). I consumi pubblici sono stati l’unica componente della domanda a segnare un andamento positivo (+1,2 %).

L’industria vanta un’evoluzione trimestrale molto positiva; sia la creazione di valore che le esportazioni hanno superato nel complesso il livello pre-crisi. A differenza della primavera 2020, nell’autunno/inverno 2020-21 le catene di approvvigionamento internazionali non si sono di fatto mai interrotte. Sostenuto dal forte aumento della domanda da parte di importanti partner commerciali come gli Stati Uniti e la Cina, il settore manifatturiero è cresciuto più dinamicamente nel 1° trimestre (+4,9 %) rispetto al trimestre precedente. A questo risultato hanno contribuito sia il settore chimico-farmaceutico che gli altri settori dell’industria manifatturiera più sensibili alle variazioni congiunturali. Di conseguenza è proseguita la ripresa di varie categorie dell’export, comprese quelle di orologi e strumenti di precisione, nonché di macchinari e metalli. Nel complesso, le esportazioni di beni*** sono cresciute sensibilmente (+1,5 %) nonostante la forte contrazione del commercio di transito. Nel 1° trimestre il settore industriale ha quindi svolto un ruolo chiave nel limitare il calo del PIL.

Osservazioni
Per maggiori informazioni sull’andamento del PIL nel 1° trimestre 2021 in generale, è possibile consultare le tendenze congiunturali per l’estate 2021 (in tedesco e francese) sul sito http://www.seco.admin.ch/pil.

La pandemia da coronavirus si ripercuote anche sull’elaborazione delle statistiche. Come raccomandato da Eurostat, l’ufficio statistico europeo, i dati di base e i metodi utilizzati nel calcolo del PIL attuale sono stati rivisti in dettaglio per evitare effetti distorsivi dovuti alla pandemia****. Alla luce dei dati disponibili è tuttavia possibile che nei prossimi trimestri siano necessarie revisioni più ampie del solito.

* Tasso di variazione reale rispetto al trimestre precedente. Al netto degli eventi sportivi, la crescita del PIL ammonta a −0,6 % nel 1° trimestre e a +0,1% nel 4° trimestre 2020.
** Servizi e merci esclusi gli oggetti di valore.
*** Esclusi gli oggetti di valore.
**** https://ec.europa.eu/eurostat/data/metadata/covid-19-support-for-statisticians.


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Ultima modifica 30.01.2024

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