EasyGov.swiss: studio sull’architettura d’integrazione per i portali delle autorità dedicati alla fornitura di servizi

Étude révision de l‘architecture EasyGov
Committente Segreteria di Stato dell’economia SECO,
Direzione promozione della piazza economica,
Settore Politica a favore delle PMI
Editore Martin Godel, Leiter KMU-Politik SECO und Auftraggeber EasyGov
Markus Pfister, Gruppenleiter E-Government für KMU und Stv. Auftraggeber EasyGov
Contraente AWK Group AG
Autori Peter Neidel, Projektleiter (AWK)
Olivier Thyes (AWK)

Il 9 maggio 2022 la Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) ha pubblicato uno studio sull’architettura d’integrazione per i portali delle autorità dedicati alla fornitura di servizi («Studie zur Integrations-Sollarchitektur für Behördenleistungsportale»). Tale studio è stato condotto nell’ambito della Strategia di e-government Svizzera e illustra soluzioni per mettere in atto l’interoperabilità fra i portali delle autorità. L’obiettivo è quello di arrivare, in una fase successiva, a definire alcuni standard che garantiscano l’interoperabilità a livello di dati e processi necessaria per l’interazione fra i portali in questione. La graduale realizzazione dell’architettura d’integrazione dovrebbe essere portata avanti nell’ambito dell’Amministrazione digitale Svizzera (ADS).

L’e-government in uno Stato federale rappresenta ancora una sfida
Da oltre un decennio, l’apertura alla digitalizzazione da parte delle autorità svizzere si concretizza nella messa a disposizione dei loro servizi attraverso appositi portali. Un esempio di successo su questo fronte è rappresentato dallo sportello online per l’economia «EasyGov.swiss», lanciato nel 2017: a fine aprile 2022 vi risultano registrate circa 57 000 imprese che si avvalgono dei 40 servizi attualmente offerti. Rimane comunque una sfida ardua integrare in maniera efficiente le prestazioni erogate da oltre 3000 autorità svizzere, suddivise fra i tre livelli federali, in portali a disposizione della popolazione e delle aziende.

L’impulso alla realizzazione dello studio è stato dato dal previsto ampliamento di EasyGov come one-stop-shop per le imprese. La possibilità di accedere ai servizi delle autorità in formato digitale è sempre più richiesta sia dalle aziende che dalla popolazione. Oltre a offrire un vantaggio in termini di comfort, grazie allo scambio senza interruzioni dei media con autorità federali, cantonali e comunali, i servizi digitali possono essere messi a disposizione in modo più flessibile, più efficiente e qualitativamente migliore. Lo studio è stato realizzato in collaborazione con il Comitato di pianificazione di e-government Svizzera. L’architettura d’integrazione per i portali delle autorità è stata elaborata attraverso un processo iterativo in una serie di workshop con specialisti di Confederazione, Cantoni e Comuni.

Obiettivo dello studio
L’obiettivo originario dello studio era quello di dimostrare la fattibilità dell’integrazione di servizi federali, cantonali e comunali in un portale di e-government come ad esempio EasyGov. Ben presto, tuttavia, ci si è resi conto che mancava un fondamento concettuale universalmente valido che fungesse da «unità di misura». Pertanto, inizialmente l’accento è stato posto sulla formulazione per sommi capi di un’architettura d’integrazione che orientasse verso l’obiettivo primario l’interazione fra i portali delle autorità e i sistemi interni da esse utilizzati. In una seconda fase la SECO analizzerà il portale EasyGov al fine di individuare le lacune da colmare per allinearlo all’architettura definita.

Elementi dell’architettura d’integrazione
L’architettura identifica alcuni modelli per l’integrazione dei servizi delle autorità in un portale, definisce il necessario quadro di interoperabilità (identificatori, vocabolario controllato) e le interfacce risultanti dai modelli, con riferimento a standard eCH esistenti. Nel contesto dello studio sono stati individuati gli ambiti tematici su cui lavorare e si sono formulate alcune definizioni fondamentali, ma non ci si è addentrati nei dettagli. Essi saranno approfonditi nell’ambito di un futuro standard eCH.

Utilità dell’architettura d’integrazione
Il fondamento dell’architettura d’integrazione consente di creare un «ecosistema» che, oltre al consueto orientamento del singolo portale all’offerta di servizi di una determinata autorità, promuove anche la messa a disposizione di portali trasversali (come ad es. EasyGov), semplificando il raggruppamento in un’unica piattaforma di più servizi, indipendentemente dalle rispettive competenze governative o federali, in funzione delle esigenze degli utenti. Si dovrebbe approdare a una situazione in cui il gestore di un portale che intende integrare in esso un servizio offerto da un’autorità non si trovi davanti alla difficoltà di intavolare trattative e sviluppare architetture e interfacce ad hoc. In ultima analisi, infatti, gli utenti desiderano avvalersi di portali nei quali poter sbrigare tutte le pratiche amministrative con un unico login, senza dover registrare due volte gli stessi dati (principio «once only»).

Attuazione graduale da parte dell’Amministrazione digitale Svizzera (ADS)
Ora che la SECO ha completato lo studio, la graduale realizzazione dell’architettura d’integrazione dovrebbe essere portata avanti nell’ambito dell’ADS. In una prima fase si punta a concretizzare l’architettura attraverso la formulazione di uno o più standard. Per poter basare la standardizzazione su valori empirici, si raccomanda l’attuazione di progetti pilota che coinvolgano autorità federali di diversi livelli. Per quanto possibile, l’architettura verrà integrata in progetti attualmente in corso.

(Studio solo in francese o tedesco)


Étude révision de l‘architecture EasyGov (PDF, 5 MB, 12.07.2022)

Ultima modifica 10.05.2022

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