Strumenti più incisivi contro le pratiche commerciali sleali

Berna, 02.09.2009 - Il 2 settembre 2009 il Consiglio federale ha approvato il messaggio concernente la modifica della legge federale contro la concorrenza sleale (LCSI). In tal modo intende rafforzare la protezione contro le pratiche commerciali ingannevoli nonché agevolare la collaborazione con le autorità estere di vigilanza e l’applicazione delle disposizioni legali. La revisione permette di migliorare la lotta contro le truffe degli annuari, i sistemi piramidali, le condizioni commerciali generali abusive e le promesse di vincita fallaci.

Negli ultimi anni si sono diffuse in Svizzera pratiche commerciali ingannevoli che non si possono combattere efficacemente con il diritto attuale e che danneggiano sia le imprese che i consumatori. Modificando la LCSI il Consiglio federale intende creare le basi per migliorare la protezione contro le pratiche commerciali sleali. Il buon funzionamento della concorrenza presuppone informazioni trasparenti e corrette.

Le nuove disposizioni si prefiggono, da un lato, di contrastare le truffe consistenti nel proporre iscrizioni in registri privi di utilità, a danno soprattutto delle PMI. Dall'altro, intendono permettere di impedire gli abusi in materia di condizioni commerciali generali e di agire in modo più efficace contro metodi di vendita che si basano su sistemi piramidali.

La revisione prevede inoltre l'estensione del diritto della Confederazione di proporre un'azione: in base al diritto attuale la Confederazione può intervenire unicamente se un'azienda svizzera inganna persone o imprese estere, danneggiando in tal modo la reputazione della Svizzera. Con la revisione si intende permettere, in caso di pratiche commerciali sleali di una certa entità ai danni di un ampio gruppo di persone - a seguito di promesse di vincita ingannevoli, truffe via Internet, ecc. - di intervenire anche a favore di clienti residenti in Svizzera. La Confederazione deve inoltre poter mettere in guardia la collettività contro comportamenti sleali che minacciano interessi pubblici citando per nome le aziende responsabili. Il progetto di legge crea, tra l'altro, la base legale per poter collaborare con le autorità estere di vigilanza ïn materia di concorrenza sleale. In tal modo sarà possibile lottare in modo più efficace contro le pratiche commerciali sleali transfrontaliere, che nel corso degli ultimi anni hanno conosciuto un rapido aumento.


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Ultima modifica 30.01.2024

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