Legge sugli embarghi: rinuncia a una revisione

Berna, 16.12.2011 - Il Consiglio federale ha preso atto il 16 dicembre 2011 dei risultati della procedura di consultazione concernente la modifica della legge sugli embarghi. Viste le aspre critiche espresse in merito ai punti principali del progetto, il Consiglio federale ha deciso di rinunciare a una revisione della legge.

Dalla sua entrata in vigore, il 1° gennaio 2003, la legge federale sull'applicazione di sanzioni internazionali (Legge sugli embarghi, LEmb) si è sostanzialmente affermata in Svizzera come una solida base per l'attuazione delle sanzioni internazionali. Tuttavia l'esperienza maturata a livello di applicazione evidenzia, per certi aspetti, un potenziale di miglioramento.

Con decisione del 18 giugno 2010, il Consiglio federale ha perciò incaricato il Dipartimento federale dell'economia (DFE) di avviare una procedura di consultazione relativa all'eventuale modifica della LEmb. La revisione dovrebbe garantire un'esecuzione efficace dell'assistenza amministrativa internazionale in materia di embarghi. Oltre alla disposizione modificata sull'assistenza amministrativa, nel progetto posto in consultazione è stata inserita una serie di ulteriori modifiche. Si trattava in particolare dell'ampliamento del campo d'applicazione della LEmb (possibilità di confisca di valori patrimoniali), dell'ampliamento del campo d'applicazione della LEmb ad atti commessi all‘estero (extraterritorialità), dell'introduzione di un'esclusione dalla responsabilità penale e contrattuale nell'osservanza in buona fede delle misure coercitive nonché di diversi adeguamenti nell'ambito delle disposizioni penali. La procedura di consultazione si è conclusa l'11 ottobre 2010. Complessivamente sono pervenuti 43 pareri in merito.

I punti principali del progetto sono stati oggetto di aspre critiche da parte dei partecipanti alla consultazione e non dovrebbero quindi godere dei favori della maggioranza. In particolare la proposta di esclusione della protezione giuridica nella trasmissione di informazioni nell'ambito dell'assistenza amministrativa internazionale in materia di embarghi è stata criticata duramente. Gli avversari della disposizione prevista fanno notare che un'esclusione della protezione giuridica risulta in contraddizione con le garanzie procedurali generali sancite nella Costituzione e violerebbe eccessivamente i diritti fondamentali delle persone in questione da essa tutelati.

Anche l'estensione del campo d'applicazione territoriale della legge a determinati atti commessi all'estero non ha trovato il consenso delle parti interpellate.  Diversi partecipanti alla consultazione hanno fatto notare che, secondo le norme generali del diritto penale, l'applicazione del principio di extraterritorialità presuppone in linea di massima una doppia punibilità. Il principio di territorialità è profondamente radicato nel diritto amministrativo, motivo per cui occorre mantenerlo. Le altre proposte di modifica, meno controverse, hanno un'importanza minore.

Un adeguamento del progetto alle diverse critiche espresse non si è rivelato possibile. Già nel rapporto esplicativo per la consultazione erano state esaminate possibili proposte di compromesso, che però erano state rifiutate perché ritenute inadeguate. In conclusione occorre rammentare che negli ultimi anni non si sono verificati problemi degni di nota in relazione alla concessione dell'assistenza amministrativa internazionale nell'ambito della legge sugli embarghi. Per questi motivi il Consiglio federale ha deciso di sospendere i lavori in vista di una modifica della LEmb e di non redigere un messaggio all'attenzione delle Camere federali.


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Erwin Bollinger, Capo Controlli alle esportazioni e sanzioni, SECO, Tel. 031 322 23 46



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Ultima modifica 30.01.2024

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