Misure collaterali e lotta contro il lavoro nero: più controlli nel 2021

Berna, 09.06.2022 - Nel 2021, secondo anno pandemico, gli organi d’esecuzione hanno intensificato la loro attività nell’ambito delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone e della legge contro il lavoro nero (LLN). Nonostante le limitazioni legate al coronavirus, è stato nuovamente raggiunto l’obiettivo di controllo minimo previsto. Le violazioni salariali constatate e l’offerta di salari inferiori a quelli usuali sono rimaste a livelli analoghi a quelli pre-crisi.

Anche nel 2021 il perdurare della difficile situazione epidemiologica ha avuto un impatto sulla situazione economica e del mercato del lavoro nonché sulla prestazione transfrontaliera di servizi dall’area UE/AELS, attività rilevante nel contesto delle misure collaterali. Dopo un calo significativo dell’attività di controllo in questo settore nel primo anno pandemico (- 17%), nel 2021 si è osservata una stabilizzazione (+ 5%). Nel 2021 gli organi d’esecuzione hanno esaminato le condizioni salariali e lavorative di 35 795 aziende e di 138 642 persone (2020: 34 126 aziende e 132 922 persone). In altre parole, hanno controllato il 6 per cento dei datori di lavoro svizzeri, il 33 per cento dei lavoratori distaccati e il 33 per cento dei prestatori indipendenti di servizi. L’obiettivo di 35 000 controlli stabilito nell’ordinanza sui lavoratori distaccati è stato quindi raggiunto, sebbene il totale dei controlli resti al di sotto della media a lungo termine anche nell’anno in rassegna.

Secondo le commissioni paritetiche, nel 2021 nei rami in cui si applicano contratti collettivi di lavoro (CCL) di obbligatorietà generale la percentuale di violazione nel settore del personale distaccato è stata del 21 per cento, attestandosi dunque ai valori dell’anno precedente. Le commissioni tripartite cantonali hanno riscontrato una leggera diminuzione, dal 15 al 13 per cento, di offerte di salari inferiori a quelli usuali a danno dei lavoratori distaccati nei rami senza CCL di obbligatorietà generale e senza contratti normali di lavoro (CNL). Anche tra i datori di lavoro svizzeri le commissioni tripartite cantonali hanno riscontrato un leggero calo di questo fenomeno dal 12 al 10 per cento. Per quanto riguarda i prestatori indipendenti di servizi, nel complesso è stata presunta la pseudo-indipendenza per il 6 per cento dei 4 596 controlli effettuati (2020: 8 % su 4 772 controlli).

Nell’ambito della loro attività gli organi d’esecuzione adottano una strategia basata sul rischio. Le percentuali di offerte di salari inferiori a quelli usuali e di violazioni ai salari minimi riscontrate in questo modo non sono pertanto rappresentative dell’intera situazione sul mercato del lavoro e vanno interpretate con prudenza.

Le misure collaterali costituiscono un dispositivo centrale per tutelare le condizioni salariali e lavorative in Svizzera. Gli organi di controllo statali e le parti sociali lavorano in stretta collaborazione e s’impegnano per una protezione salariale completa.

Lotta al lavoro nero per un mercato del lavoro equo in Svizzera
Nell’ambito della lotta al lavoro nero, nel 2021 gli organi di controllo cantonali hanno aumentato in modo significativo il volume dei controlli. Rispetto all’anno precedente il numero di controlli aziendali è aumentato del 17 per cento (12 062), mentre i controlli di persone sono incrementati del 16 per cento (34 208). Queste due categorie hanno così raggiunto il livello pre-crisi del 2019. In generale, ci si è concentrati ancora una volta sui settori dell’edilizia principale, sui suoi rami accessori, sulla ristorazione e sul commercio.

A seguito di queste controlli, nel 2021 gli organi cantonali competenti hanno trasmesso alle autorità specializzate un totale di 13 268 casi sospetti da chiarire. Ciò corrisponde a un aumento del 24 per cento circa rispetto all’anno precedente. Il principale incremento è stato registrato nel settore del diritto in materia di stranieri (+ 1395, ossia + 48 %).

Il numero di riscontri delle autorità specializzate agli organi di controllo cantonali sulle misure adottate e sulle sanzioni inflitte è invece leggermente diminuito, attestandosi a 3261 (con un calo di circa il 2 % rispetto all’anno precedente). La diminuzione maggiore è stata osservata nell’ambito del diritto delle assicurazioni sociali (- 13 %).

Come nell’anno precedente, è aumentato il ricorso alla procedura di conteggio semplificata: nel 2021 il 5 per cento in più dei datori di lavoro si è avvalso della possibilità di conteggiare i salari dei propri dipendenti tramite la procedura semplificata (98 305 datori di lavoro).

Gli organi di controllo del lavoro nero contribuiscono in modo significativo a contrastare efficacemente questo fenomeno e a rendere sano ed equo il mercato del lavoro svizzero.


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