I mercati dei Cantoni sono sempre più accessibili

Berna, 18.10.2023 - L’18 ottobre 2023 il Consiglio federale ha adottato il rapporto «Procedura equa per l’accesso ai mercati chiusi dei Cantoni», che giunge alla conclusione che le disposizioni legali esistenti hanno contribuito all’accesso ai mercati chiusi. Si prevede che questo sviluppo continuerà e al momento il Consiglio federale ritiene che non vi sia motivo di intervenire ulteriormente.

Esiste un potenziale di miglioramento nel trasferimento dei monopoli cantonali e comunali (come la monopolizzazione legale di un mercato tramite p. es. concessioni nel trasporto ferroviario) alle aziende? Questa è la questione affrontata nel rapporto adottato dal Consiglio federale, che esamina i requisiti legali rilevanti secondo la legge federale sul mercato interno (LMI) e il Concordato intercantonale sugli appalti pubblici (CIAP). Tali requisiti prevedono che l'aggiudicazione avvenga tramite gare d'appalto («concorsi»), e il rapporto analizza per quali strumenti di aggiudicazione (p. es. concessioni di monopolio o licenze di contingentamento) esiste l'obbligo legale di indirle.

L'analisi mostra che nel caso di singoli strumenti, come le autorizzazioni per l'utilizzo accresciuto del suolo pubblico (p. es. posteggi per taxi o bancarelle su suolo pubblico) o le licenze di contingentamento (p. es. quote di importazione) ci sono ancora alcune incertezze giuridiche per quanto riguarda l'obbligo di indire una gara d'appalto. Tuttavia, l'analisi mostra anche che le leggi lasciano alle autorità un margine di interpretazione sufficiente per assoggettare l'accesso ai mercati chiusi all'obbligo di indire una gara d'appalto.

La giurisprudenza sui requisiti della LMI si applica spesso ai mercati chiusi e negli ultimi anni si è sviluppata positivamente, portando alla certezza del diritto in numerosi casi. Queste disposizioni hanno quindi contribuito all'apertura dei mercati chiusi e si prevede che questo sviluppo continuerà. La prassi relativa alla norma CIAP, riveduta nel 2019, si svilupperà nei prossimi anni. Per questi motivi, il Consiglio federale ritiene che al momento non sia necessario un ulteriore intervento legislativo.

Il rapporto è stato redatto in adempimento del postulato 19.4379 della Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio degli Stati, e si basa su un parere giuridico commissionato dal Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

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