Sgravio amministrativo: il Consiglio federale stila un bilancio positivo e decide nuove misure

Berna, 24.08.2011 - Il 24 agosto 2011 il Consiglio federale ha approvato il rapporto «Sgravio amministrativo delle imprese» e ha stilato un bilancio positivo riguardo all’attuazione delle misure decise nel 2006: su 125 misure, 115 sono state realizzate interamente o parzialmente o avviate. Nel quadro della politica di crescita economica alleggerire le imprese da oneri amministrativi superflui è un compito permanente; in tal modo si incrementa la loro competitività durevolmente. Di conseguenza il Consiglio federale ha deciso 20 nuovi provvedimenti.

Il contesto della politica economica internazionale è improntato a una crescente competitività tra Stati. Dato che i costi di produzione in Svizzera sono comparativamente alti, è di capitale importanza che la piazza economica elvetica si distingua offrendo un'altissima qualità. Sono quindi determinanti condizioni giuridiche quadro efficaci e concrete. È proprio nell'attuale difficile contesto di un franco forte che un onere amministrativo ridotto e una regolamentazione opportuna contribuiscono al rafforzamento della competitività della nostra economia.       

Negli scorsi quattro anni sono stati effettuati grandi sforzi per sgravare le imprese da oneri amministrativi o per evitare nuovi costi. Il 18 gennaio 2006 il Consiglio federale ha approvato, quale parte integrante della politica di crescita, il rapporto «Semplificare la vita delle imprese», con le sue 125 misure. Cinque anni dopo 115 misure sono state realizzate, interamente o parzialmente, o sono state avviate. Inoltre, delle 75 procedure di autorizzazione è stato possibile sopprimerne o semplificarne  72.      

Tra le misure realizzate più importanti si annoverano:

  • il Portale PMI: nel 2010 è stato utilizzato da quasi 900 000 utenti;
  • il numero unitario di identificazione delle imprese (UID): la legge federale è entrata in vigore il 1° gennaio 2011;
  • la creazione di condizioni tecniche per la trasmissione elettronica dei dati salariali: nel 2010 con questo nuovo sistema sono state effettuate le notifiche salariali di circa 780 000 persone (nel 2009: 300 000);
  • la pubblicazione elettronica del Foglio ufficiale svizzero di commercio (FUSC).

Tra le misure che non sono ancora state realizzate si contano soltanto progetti di media o piccola importanza quali il coordinamento dei controlli sul riciclaggio di rifiuti di cucina e alimentari con altri controlli veterinari ufficiali e il divieto di foraggiamento di resti di cucina e di ristorazione, obsoleti dal 1° luglio 2011.

Nonostante un bilancio globalmente positivo il Consiglio federale ritiene che gli strumenti a favore dello sgravio amministrativo devono essere costantemente sviluppati alfine di ottenere il miglior risultato possibile. Il rapporto del Consiglio federale presenta quindi 20 nuove misure volte a:  

  • effettuare ulteriori semplificazioni in materia di imposta sul valore aggiunto: introduzione di un'aliquota unica e del computo dell'imposta completamente elettronico;
  • armonizzare il diritto edilizio e della pianificazione: invio di una raccomandazione ai Cantoni a favore di un'ulteriore armonizzazione delle leggi e delle procedure cantonali sull'edilizia e sulla pianificazione del territorio;
  • alleggerire il settore dell'allestimento e della revisione dei conti: aumento dei valori soglia relativi all'obbligo di effettuare una revisione ordinaria ed esenzione dal tenere una contabilità semplice e di fornire indicazioni sull'esecuzione di una valutazione dei rischi;
  • sviluppare ulteriormente l'e-government: realizzazione dell'inoltro di offerte per via elettronica nel settore degli acquisti o ampliamento della trasmissione elettronica nel quadro della procedura unitaria di notifica dei salari.

Il Consiglio federale esamina inoltre l'introduzione di un «barometro della burocrazia». Questo strumento d'indagine permette di misurare regolarmente e in modo standardizzato la percezione soggettiva nel tempo dell'onere amministrativo da parte degli imprenditori e indica i settori che risentono più fortemente dell'onere amministrativo.  

Anche  se con la sua snella amministrazione nel contesto internazionale la Svizzera si trova in una posizione comparativamente buona, il Consiglio federale ritiene che la riduzione al minimo necessario dell'onere amministrativo causato dalle nuove regolamentazioni e il miglioramento delle regolamentazioni esistenti  siano compiti permanenti. Gli sforzi volti a ridurre l'onere amministrativo sono una sfida che deve essere condivisa a livello federale da tutti i dipartimenti e da tutti gli uffici. Tuttavia, in uno Stato federale come la Svizzera per sgravare le imprese in modo tangibile e semplificarne la vita non sono sufficienti gli sforzi a livello federale. Anche ai Cantoni e ai Comuni è richiesto di contenere il più possibile l'onere burocratico. Solo insieme sarà possibile garantire e migliorare costantemente l'importante vantaggio competitivo della nostra piazza economica anche in futuro.


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Eric Scheidegger, Direzione promozione della piazza economica, SECO, tel. 031 322 29 59



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Ultima modifica 12.02.2020

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