La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha commissionato un’analisi dettagliata dei dati, poi pubblicata nell’agosto 2020, che mostra in che misura le imprese svizzere risparmiano sui dazi doganali tramite gli ALS. Lo studio sull’utilizzo degli accordi di libero scambio («Analyse zur Nutzung von Freihandelsabkommen»), affidato dalla SECO all’Università di San Gallo, è stato realizzato in seguito a una raccomandazione della Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N). La CdG-N ha chiesto un’indagine sull’impatto degli accordi di libero scambio. Basandosi sullo studio citato, la SECO ha svolto un’ulteriore analisi in collaborazione con l’università di San Gallo. In questo approfondimento sono stati esaminati i fattori che influenzano l’utilizzo da parte delle imprese, al momento di importare merci in Svizzera, delle aliquote doganali preferenziali concesse al nostro Paese in virtù degli ALS.
Il monitoraggio degli ALS 2020, che è il risultato dell’analisi sull’utilizzo di questi accordi, mostra che nel 2020 gli importatori e i consumatori svizzeri hanno risparmiato 2,3 miliardi di franchi svizzeri in dazi doganali grazie agli accordi di libero scambio. Ciò corrisponde a un tasso medio di utilizzo degli ALS del 68% nel caso delle importazioni. Per quanto riguarda le esportazioni nei Paesi partner di libero scambio che hanno messo a disposizione i loro dati, il tasso di utilizzo degli ALS si è situato nel 2020 al 54%, equivalente a un risparmio di 1,1 miliardi di franchi in dazi doganali. Sul fronte delle importazioni, nel 2020 le aziende svizzere e i consumatori avrebbero potuto beneficiare grazie agli ALS di risparmi tariffari aggiuntivi per un massimo di 469 milioni di franchi svizzeri. Nel caso delle esportazioni, nel 2020 si sarebbero potuti realizzare ulteriori risparmi tariffari per un massimo di 194 milioni di franchi.