Dall’ottobre del 2023 l’Unione europea (UE) introdurrà un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM). A partire dal 2026 i prodotti importati nell’UE ad alta intensità di CO2 come cemento, ferro e acciaio, alluminio, fertilizzanti, idrogeno ed elettricità verranno gradualmente tassati. In parallelo, nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell’UE (SSQE) la distribuzione gratuita dei diritti di emissione a questi settori verrà ridimensionata. In virtù dei SSQE della Svizzera e dell’UE, collegati tra loro, le merci di origine svizzera sono escluse dal tributo obbligatorio previsto dal CBAM.
Nel suo rapporto in adempimento del postulato 20.3933, il Consiglio federale ha analizzato gli effetti del CBAM dell’UE per la Svizzera e valutato le opzioni possibili. Sulla base del rapporto approvato il 16 giugno 2023, l’Esecutivo raccomanda per il momento di rinunciare all’introduzione di questo meccanismo per la Svizzera, pur ribadendo chiaramente la volontà di adeguare il SSQE svizzero parallelamente a quello UE, affinché i due sistemi possano restare collegati.