L’introduzione del lavoro ridotto mira a far fronte a improvvisi cali d’attività e a mantenere posti di lavoro. L’indennità per lavoro ridotto (ILR) è un’alternativa al licenziamento offerta ai datori di lavoro dall’assicurazione contro la disoccupazione.
II datore di lavoro risparmia così sui costi di fluttuazione del personale (costi d’introduzione, perdita di know-how aziendale, ecc.) e mantiene a breve termine i suoi collaboratori. Questi ultimi non devono iscriversi a un URC e mantengono la protezione sociale completa nell’ambito del contratto di lavoro, evitando così lacune di contribuzione nella previdenza professionale.
I lavoratori possono rifiutare l'indennità per lavoro ridotto. In tal caso, il datore di lavoro deve versare loro l'intero salario. In questo modo aumenta, però, il rischio di licenziamento.