Cooperazione: dossier importanti

Collegamento dei sistemi di scambio di quote di emissioni:

nel marzo 2011 la Svizzera e l'UE hanno intavolato trattative per collegare i rispettivi sistemi di scambio di quote di emissione di CO2 (SSQUE). Questo collegamento aprirebbe alla Svizzera l'accesso al mercato europeo dei diritti di emissione e le aziende svizzere SSQUE potrebbero sfruttare i potenziali di riduzione, a costi bassi, in un mercato più grande. In questo modo, i grandi produttori svizzeri di gas a effetto serra avrebbero gli stessi costi CO2 dei loro concorrenti europei. Non solo: far parte di un mercato grande e liquido consentirebbe di prevedere meglio l'andamento dei prezzi.


Programmi europei di navigazione satellitare Galileo e EGNOS (GNSS):

il 18 dicembre 2013 la Svizzera e l'UE hanno firmato l'Accordo di cooperazione GNSS. L'Accordo verrà applicato a titolo provvisorio fino alla sua entrata in vigore. Grazie a questo Accordo di cooperazione la Svizzera ha accesso a tutti i segnali ed è rappresentata negli organismi competenti. In contropartita, la Svizzera partecipa ai costi annui con 27 milioni di euro. I programmi europei GNSS offrono grandi opportunità di mercato, destinate a durare nel tempo. Le numerose possibilità di utilizzo dei programmi europei GNSS e dei segnali da essi generati racchiudono un potenziale enorme per una vastissima cerchia di utenti.


Contributo all'allargamento

Dal 2007 con il «contributo all'allargamento» la Svizzera partecipa a progetti volti a ridurre le disparità economiche e sociali nell'UE allargata. La SECO si concentra sul sostegno della crescita economica sostenibile e sulla protezione dell'ambiente. Concretamente, la SECO partecipa a progetti ambientali e infrastrutturali e alla promozione dello sviluppo del settore privato (PMI). I principi di base della collaborazione sono una buona governance e la mobilitazione di risorse del settore privato (capitale e know-how). Il contributo all'allargamento rinsalda le relazioni con l'UE, offre opportunità all'economia svizzera, riduce i rischi di sicurezza, contribuisce alla tutela ambientale, incoraggia i partenariati tra le imprese e le organizzazioni e rinforza la collaborazione nel campo della ricerca.


Cooperazione in materia di concorrenza

Le realtà economiche della Svizzera e dell'UE sono fortemente interconnesse e si osserva un aumento delle pratiche anticoncorrenziali disciplinate contemporaneamente dalle giurisdizioni svizzera ed europea. In questi casi le autorità competenti incontrano difficoltà ad applicare la legge perché, per principio, il loro ambito d'intervento giuridico è circoscritto al territorio nazionale. Ma a livello internazionale oggi si sa che la cooperazione fattiva tra le autorità contribuisce a migliorare i rapporti di concorrenza. L'Accordo tra la Svizzera e l'UE concernente la cooperazione in merito all'applicazione dei rispettivi diritti della concorrenza, stipulato il 17 maggio 2013, mira appunto a rinforzare la collaborazione tra le autorità delle due parti. Entrato in vigore il 1 dicembre 2014, permette di attuare meglio la legislazione sulla concorrenza grazie allo scambio di informazioni sui casi transfrontalieri e alla possibilità di coordinare i procedimenti.


Ultima modifica 09.01.2017

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