Strumenti internazionali
La Svizzera ha adottato numerosi strumenti internazionali di lotta alla corruzione e si adopera attivamente per perfezionarli e svilupparne di altri.
La Convenzione dell'OCSE sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali
I 38 paesi industrializzati riuniti nell'OCSE e, nel frattempo, altri otto paesi (Argentina, Brasile, Bulgaria, Croazia, Perú, Repubblica Sudafricana, Romania e Russia), hanno sottoscritto la Convenzione del 1997 sulla lotta alla corruzione di pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali (in seguito “Convenzione OCSE”). Su questa base, hanno modificato la loro legislazione e hanno dichiarato punibile la corruzione di pubblici ufficiali stranieri. Una vasta procedura di monitoraggio garantisce che la convenzione sia trasposta e applicata in tutti i paesi firmatari. La SECO è incaricata di rappresentare la Svizzera nell'organo competente dell'OCSE (vedere sotto). Nel 2024 ricorre il 25° anniversario della Convenzione OCSE.
Recensioni dell'OCSE sulla Svizzera
L’apposito gruppo di lavoro dell’OCSE (Working Group on Bribery) esamina periodicamente lo stato di attuazione della Convenzione OCSE da parte dei Paesi aderenti. La Svizzera è stata sottoposta a tale esame per la quarta volta (esame della fase 4) nel 2018. L'OCSE ha formulato nel 2018 e nel 2020 raccomandazioni alla Svizzera per la lotta contro la corruzione di pubblici ufficiali stranieri. Ha elogiato il dinamismo della Svizzera nel perseguire e condannare persone e aziende per tali atti di corruzione. Ha inoltre elogiato il ruolo chiave svolto dall’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) nella scoperta di casi di corruzione legati al riciclaggio di denaro. Ha chesto sanzioni più severe per le imprese e una protezione legale per i whistleblower nel settore privato.