Il 29 maggio 2019 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente l’iniziativa popolare «Stop all’isola dei prezzi elevati – per prezzi equi (Iniziativa per prezzi equi)» e il controprogetto indiretto (modifica della legge sui cartelli). L’obiettivo dell’iniziativa è rafforzare la competitività delle imprese svizzere garantendo loro la libertà di acquisto sul territorio nazionale e all’estero, con una conseguente riduzione dei prezzi per i beni e i servizi importati.
Pur condividendo la richiesta principale avanzata con l’iniziativa (evitare le distorsioni della concorrenza a svantaggio delle imprese in Svizzera), il Consiglio federale ritiene che le misure proposte si spingano troppo lontano e comportino una serie di ripercussioni negative.
L’Esecutivo ha presentato pertanto un controprogetto indiretto che prevedeva l’introduzione mirata della nozione di «posizione dominante relativa», in base alla quale a determinate condizioni le imprese nazionali ed estere con una posizione dominante relativa avrebbero potuto essere obbligate a rifornire le imprese in Svizzera attraverso canali di fornitura all’estero. In questo modo sarebbe stato possibile ostacolare sistematicamente le pratiche ingiustificate di discriminazione dei prezzi a livello internazionale.
Il Parlamento non ha dato seguito al controprogetto indiretto del Consiglio federale, ma ha approvato nella primavera del 2021 un disegno di legge che adotta, tali e quali, le richieste fondamentali dell'Iniziativa per prezzi equi. Le corrispondenti modifiche della legge sui cartelli (LCart) e della legge federale contro la concorrenza sleale (LCSI) sono entrate in vigore il 1° gennaio 2022.