Di principio, tutte le persone possono essere vittime di molestie sessuali sul posto di lavoro, indipendentemente dal sesso, dall’età, dallo stato civile, dall’aspetto, dalla formazione o dalla posizione professionale. Le molestie sessuali possono essere attuate tramite parole, gesti o atti.
È considerata una molestia sessuale sul posto di lavoro, e quindi un atto discriminatorio, qualsiasi comportamento molesto di natura sessuale o qualsivoglia altro comportamento connesso con il sesso, che leda la dignità della persona sul posto di lavoro (art. 4 della legge sulla parità dei sessi).
A molestare possono essere i collaboratori, i dipendenti di aziende partner o la clientela dell’impresa. Sono considerate molestie sessuali:
- esibire, affiggere, mettere in mostra o spedire (anche in forma elettronica) materiale sessista o pornografico;
- osservazioni indecenti e barzellette sessiste;
- contatti fisici indesiderati;
- tentativi di approccio accompagnati da promesse di vantaggi o minacce di ritorsioni.
Per giudicare se il comportamento osservato rappresenti un innocente flirt, l’inizio di una relazione tra due colleghi oppure un caso di molestia sessuale esiste una regola semplice: determinante non è l’intenzione della persona che provoca, bensì il modo in cui il suo comportamento è recepito dalla persona interessata, ossia se questa lo avverte come desiderato o indesiderato.
Il sito www.molestiesessuali.ch dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) informa sulla prevenzione delle molestie sessuali in azienda e sui possibili interventi in casi concreti.
Conseguenze delle violazioni dell’integrità personale
Chi è esposto a violazioni dell’integrità personale soffre sia fisicamente sia psichicamente e non può sfruttare al meglio le sua capacità di rendimento.
Protezione da violazioni dell’integrità personale
Come misura di prevenzione più importante, la direzione deve assumere una posizione chiara, impegnandosi a trattare con dignità e rispetto i propri collaboratori. Essa deve in particolare promuovere un’organizzazione del lavoro e una cultura dirigenziale che garantiscano una cooperazione costruttiva e che valorizzino ogni singolo collaboratore. Infine, ogni collaboratore deve sapere a chi rivolgersi e chiedere aiuto in caso di problemi.