Il trattato di non proliferazione delle armi nucleari

Il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari – detto anche Trattato di non proliferazione nucleare (Non-Proliferation Treaty, NPT) ‒ è un accordo per il disarmo e la non proliferazione, vincolante per il diritto internazionale, che si prefigge di impedire la diffusione delle armi nucleari allo scopo ultimo di abolirle, garantendo però nel contempo la possibilità di sfruttare l'energia nucleare a fini pacifici.

Cosa sono le armi nucleari?

Le armi nucleari sono ordigni con effetti devastanti sugli esseri umani e sull'ambiente causati dall'enorme energia prodotta dalla fissione e/o fusione nucleare, che si libera sotto forma di calore, pressione e radiazione. Le armi nucleari sono considerate armi di distruzione di massa e sono oggetto del Trattato di non proliferazione nucleare.

Obiettivi

L'NPT e i suoi tre pilastri rispecchiano la volontà della comunità internazionale di ridurre dapprima i rischi di un conflitto nucleare per poi, a lungo termine, escluderli completamente. Si tratta di impedire che nuovi Stati entrino in possesso di armi nucleari (non proliferazione) e smantellare definitivamente gli arsenali esistenti (disarmo), garantendo nel contempo il diritto di utilizzare l'energia nucleare per scopi pacifici (uso pacifico).

Basi legali

Ai sensi dell'NPT, gli Stati dotati di armamento nucleare sono quelli che hanno effettuato un test nucleare a scopi militari prima del 1o gennaio 1967. Rientrano in questa categoria Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, cioè i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'ONU.

L'NPT si fonda sull'equilibrio tra gli Stati summenzionati e quelli che non possiedono armi nucleari. Questi ultimi si impegnano a rinunciare agli ordigni nucleari e ad acconsentire alle misure di sicurezza dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA). Come contropartita, tutti gli Stati si dichiarano pronti a intraprendere negoziati per il disarmo nucleare totale. Inoltre l'NPT garantisce il diritto all'utilizzo dell'energia nucleare per fini pacifici e alla collaborazione in questo settore.

Oltre ai cinque Stati con armamento nucleare ai sensi dell'NPT, soltanto altri quattro si sono dotati di queste armi di distruzione di massa: India, Israele, Corea del Nord e Pakistan. Questo risultato in termini di non proliferazione è stato ottenuto anche grazie all'NPT. Oltre alle misure di sicurezza dell'AIEA, alla realizzazione degli obiettivi di non proliferazione dell'NPT contribuiscono anche i controlli delle esportazioni armonizzati a livello internazionale, come quelli previsti dal Gruppo dei fornitori nucleari (Nuclear Suppliers Group, NSG). Questi controlli non impediscono l'accesso ai beni nucleari per l'uso pacifico dell'energia atomica.

L'obiettivo relativo al disarmo nucleare totale non è stato ancora raggiunto, e l'NPT non prevede una proibizione delle armi atomiche vincolante per il diritto internazionale. Nel 2021 dovrebbe entrare in vigore il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons, TPNW), che bandisce queste armi e proibisce le attività ad esse correlate. Finora la Svizzera non ha sottoscritto il TPNW.

NPT Stati membri

Karte NPT

Alcuni dati sul Trattato di non proliferazione delle armi nucleari:

  • In vigore dal: 1970
  • In vigore a livello nazionale dal: 1977
  • Numero di Stati parte: 190
     

Ultima modifica 17.04.2024

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