Ergonomia dei posti di lavoro e sollecitazioni fisiche

Secondo la legge sul lavoro, i posti di lavoro, le attrezzature e i mezzi ausiliari devono essere conformi a criteri ergonomici, allo scopo di tutelare la salute fisica dei lavoratori anche nel caso in cui questi debbano svolgere le loro mansioni per un arco di tempo prolungato. Considerata l’elevata frequenza della patologie muscolo-scheletriche correlate con il lavoro (ad es. mal di schiena), occorre prestare particolare attenzione ai rischi a cui è esposto l’apparato locomotore (muscoli, ossa e tendini). 

La configurazione dei posti di lavoro, le attrezzature e gli utensili devono essere adeguati alle dimensioni corporee dei lavoratori. Bisogna tenere in considerazione anche i movimenti del corpo e la presenza di dispositivi di comando. Le mansioni che richiedono uno sforzo fisico elevato o l’esecuzione di movimenti ripetitivi e l’assunzione di posture innaturali per molte ore, vanno ridotte allo stretto indispensabile. Le attrezzature e i dispositivi devono essere maneggevoli e poter essere utilizzati agevolmente. Lo spazio a disposizione deve permettere sufficiente libertà di movimento durante il lavoro.

Anche se le mansioni da svolgere al videoterminale solitamente non comprendono il sollevamento o il trasporto di carichi pesanti, questo tipo di attività può causare un forte affaticamento fisico, essendo correlata a movimenti ripetitivi di mani e braccia, e all’immobilità di testa e corpo. Alla carenza di movimento fisico possono subentrare disturbi cardiocircolatori e una riduzione della speranza di vita. Stando in piedi per più di cinque ore al giorno, la muscolatura e i tessuti di schiena, gambe e piedi possono essere sollecitati in misura tale da causare disturbi della salute. Perciò, secondo la legge sul lavoro si dovrebbe evitare di stare a lungo seduti o in piedi.

La SECO ha elaborato uno strumento di valutazione dei rischi per l’apparato locomotore, diretto a rilevare i rischi più frequenti a cui quest’ultimo è esposto.

Le indicazioni relative all’ordinanza 3 concernente la legge sul lavoro approfondiscono le questioni relative ai principi ergonomici, alla necessità di consulenza specializzata in caso di rischi per la salute e alle esigenze generali e particolari in relazione e posti e strumenti di lavoro:  


Ultima modifica 12.09.2017

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