Quarta Giornata dedicata ai controlli all’esportazione 2019
Berna, 14 novembre 2019 – Anche quest’anno si è svolta la Giornata dedicata ai controlli all’esportazione, un forum di discussione sulla politica e la prassi in materia di controlli all’esportazione unico nel suo genere. Alla quarta edizione di questo evento, organizzata nei locali dello Stade de Suisse a Berna dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) in collaborazione con l’Unione del commercio e dell’industria del Cantone di Berna (HIV), hanno partecipato circa trecento persone, la maggior parte delle quali proveniva dal settore privato. Oltre che di compliance, il tema principale, si è parlato degli sviluppi internazionali in corso nei regimi di controllo delle esportazioni e nella politica elvetica del controllo degli armamenti.
La Giornata è stata inaugurata da Erwin Bollinger, ambasciatore e capo del campo di prestazioni Relazioni economiche bilaterali (SECO). Christian Bock, direttore dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD), ha spiegato come i cosiddetti disposti di natura non doganale possano essere attuati all’insegna dell’efficienza e del risparmio di tempo grazie alla digitalizzazione. Ha poi aggiunto che l’automazione integrale dello scambio internazionale delle merci soggette ad approvazione consentirà di eliminare alcuni punti deboli nell’attuazione della normativa.
Nell’ambito dei workshop collaterali sui beni industriali e sul materiale d’armamento, alcuni esperti della SECO e rappresentanti del settore privato hanno inoltre spiegato come gli adeguamenti regolamentari in Svizzera e all’estero e le attese dei vari soggetti coinvolti (clienti, proprietari, partner e concorrenti industriali, media, organi di controllo ed esponenti della politica) si ripercuotano sulla prassi delle imprese. Un imprenditore ha illustrato la strategia di reazione adottata nella sua impresa e le sue aspettative nei confronti della politica economica esterna. Il rappresentante di un’impresa di logistica attiva a livello mondiale ha presentato il programma di compliance adottato internamente, sottolineando che non esiste un unico modello riproducibile di un sistema di controllo all’esportazione («one-size doesn‘t fit all»).
Come nelle edizioni precedenti, una sezione tematica della Giornata è stata dedicata alle sanzioni internazionali: un esperto di compliance di una grande banca ha spiegato le gravi conseguenze in cui può incorrere un’impresa in caso di non osservanza delle sanzioni.
Un rappresentante del Dipartimento federale degli affari esteri ha descritto le implicazioni delle attuali sfide strategiche sulla politica esterna della Svizzera e il loro significato per i controlli all’esportazione, soprattutto nel settore della non proliferazione.
Stefan Brupbacher (direttore di SWISSMEM), Balthasar Glättli (consigliere nazionale, Gruppo dei Verdi), Stephan Kocher (CEO di SAAB Bofors Dynamics Svizzera SA) e Josef Dittli (consigliere agli Stati, Gruppo liberale radicale) hanno poi discusso di vari aspetti economici, di sicurezza e di politica esterna relativi ai controlli all’esportazione. Mentre alcuni vorrebbero un irrigidimento delle norme di legge in materia, altri propugnano più che altro procedure d’autorizzazione più rapide.
La parola finale è andata a Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, segretaria di Stato e direttrice della SECO, che ha fatto una panoramica su quanto intrapreso dalla SECO per migliorare l’accesso delle imprese svizzere ai mercati di sbocco internazionali.