Nonostante la crescente complessità dei negoziati e gli interessi diversi dei Paesi membri, in occasione delle conferenze ministeriali biennali vengono regolarmente adottate nuove decisioni. Tra gli accordi più recenti – oltre a quelli plurilaterali (accordi con alcuni membri dell’OMC) – ne figurano di quelli portati avanti nel quadro del Ciclo di Doha.
Nel corso del Ciclo di Doha sono stati finora raggiunti tre importanti risultati intermedi. In occasione della 9a conferenza ministeriale di Bali (3-7 dicembre 2013) i Paesi dell’OMC sono riusciti a concludere i negoziati concernenti l’Accordo sulla facilitazione degli scambi (ATF). È la prima volta dalla fondazione dell’OMC, nel 1995, che i membri dell’Organizzazione sono riusciti a stipulare un nuovo accordo multilaterale. Il testo specifica e perfeziona le disposizioni sui regimi doganali e aumenta la trasparenza, la prevedibilità e la certezza del diritto.
La seconda pietra miliare è stata raggiunta alla successiva conferenza ministeriale di Nairobi (15-19 dicembre 2015) con la decisione di vietare definitivamente il sovvenzionamento delle esportazioni. Questa importante decisione in materia di politica agricola ha un impatto diretto anche sulla Svizzera: rafforza la concorrenza all’esportazione e limita ulteriormente tutte le altre possibilità di sostegno alle esportazioni nei settori del finanziamento, delle imprese commerciali di Stato e degli aiuti alimentari internazionali. Per monitorare l’attuazione delle disposizioni pertinenti sono state concordate ulteriori direttive vincolanti in materia di trasparenza.
La terza pietra miliare è l’Accordo sulle sovvenzioni alla pesca, risultato della 12a conferenza ministeriale di Ginevra (12-17 giugno 2022). Si tratta di un importante passo avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile 14.6 delle Nazioni Unite. Con l’entrata in vigore dell’accordo saranno vietate le sovvenzioni più dannose per la pesca d’alto mare, tra cui le sovvenzioni alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (pesca INN) e le sovvenzioni alla pesca in acque già sovrasfruttate. Le sovvenzioni che contribuiscono alle sovraccapacità e alla pesca eccessiva sono tuttora oggetto di trattative. L’accordo non ha un impatto diretto sulla Svizzera, che si è comunque adoperata per portare a buon fine i negoziati, benché le disposizioni nazionali pertinenti DE FR IT EN oltrepassino i requisiti fissati nel nuovo testo normativo.
Con l’accordo sulle tecnologie dell’informazione (Information Technology Agreement [ITA]) sono stati aboliti i dazi sui prodotti corrispondenti. L’accordo originario era stato firmato il 13 dicembre 1996 da 29 Stati membri, tra cui la Svizzera. Nel 2015 il numero di partecipanti è salito a 82 e l’accordo copre ora il 97% degli scambi di merci. Le riduzioni tariffarie vanno a beneficio non solo dei Paesi partecipanti, ma di tutti i membri dell’OMC (principio della nazione più favorita, MFN).
Per tenere conto del progresso tecnologico, nel giugno 2012 la Svizzera e altri 32 membri partecipanti hanno avviato negoziati per estendere il campo d’applicazione dell’accordo a un maggior numero di prodotti.
Alla 10a conferenza ministeriale dell’OMC, il 16 dicembre 2015, 53 membri hanno concluso questi negoziati e hanno adottato un elenco di 200 prodotti TIC con i rispettivi piani di riduzione ed eliminazione dei dazi. La nuova versione dell’accordo (ITA II) copre ora un volume commerciale pari a 1300 miliardi di dollari, che corrisponde a circa il 10% del commercio globale di merci. I prodotti sono, ad esempio, schermi sensibili al tatto, sistemi di navigazione (GPS), dispositivi medici (p. es. pacemaker), apparecchiature di telecomunicazione (satelliti per telecomunicazioni) e strumenti di analisi chimica e fisica. L’ITA II sulle tecnologie dell’informazione è il primo accordo di riduzione tariffaria concluso nell’ambito dell’OMC in 18 anni. La dichiarazione ministeriale è riportata qui di seguito.
Per adempiere compiti pubblici, lo Stato acquista regolarmente beni e servizi con fondi pubblici. Queste spese rientrano negli appalti pubblici. L’Accordo sugli appalti pubblici (AAP) garantisce la parità di accesso ai mercati degli appalti pubblici all’estero e promuove la trasparenza. Il suo obiettivo principale è l’apertura reciproca dei mercati degli appalti pubblici.
L’AAP è un accordo plurilaterale con trattamento preferenziale: ciò significa che non tutti i membri dell’OMC l’hanno firmato e che solo i membri partecipanti beneficiano delle preferenze concordate (a differenza di altri accordi plurilaterali in cui tutti i membri dell’OMC beneficiano di un migliore accesso al mercato). All’accordo hanno attualmente aderito 21 parti contraenti, che rappresentano in tutto 48 membri dell’OMC. Tra le parti figurano la Svizzera e l’UE, che rappresenta 27 Paesi europei. Altri membri, tra cui Cina, Brasile e Russia, stanno per aderire all’accordo.
L’AAP, adottato inizialmente a Marrakech il 15 aprile 1994, è entrato a far parte del quadro normativo dell’OMC contemporaneamente all’istituzione dell’Organizzazione. È stato rivisto nel 2012 ed è entrato in vigore il 6 aprile 2014 per le parti che lo hanno ratificato. Per la Svizzera, l’AAP riveduto è entrato in vigore il 1° gennaio 2021, parallelamente alla revisione della legislazione sugli appalti pubblici.
L’AAP riveduto amplia la portata dell’accesso al mercato delle parti in base al principio della reciprocità. Secondo le stime del Segretariato dell’OMC, l’accesso supplementare al mercato creato grazie alla revisione dell’AAP vale tra gli 80 e i 100 miliardi di dollari all’anno. L’AAP riveduto mira anche a migliorare la trasparenza e la governance internazionale negli appalti pubblici. Rafforza la lotta contro le pratiche abusive, in particolare contro la corruzione, e previene i conflitti di interesse. Nel contempo tiene conto dei cambiamenti tecnologici e prevede anche la possibilità di raggiungere traguardi ambientali. Come l’AAP del 1994, anche l’Accordo riveduto si basa sui principi della non discriminazione e del trattamento nazionale.
Accordo OMC riveduto sugli appalti pubblici DE FR IT
Ultima modifica 15.03.2023