Negli ultimi anni sempre più imprese di Paesi emergenti hanno effettuato investimenti all’estero, in alcuni casi anche per motivi di politica industriale. Gli investimenti diretti in Svizzera alimentano in parte il timore che ne possa risultare una perdita di posti di lavoro, di know-how o un rischio per la sicurezza nazionale. Il Consiglio federale ha analizzato a fondo questi potenziali rischi. Come dimostra il rapporto «Investimenti transfrontalieri e controlli degli investimenti», le autorità possono contrastare adeguatamente eventuali pericoli già oggi, in virtù della legislazione vigente. Introdurre controlli degli investimenti, pertanto, non offrirebbe al momento alcun vantaggio supplementare alla Svizzera; farebbe invece aumentare gli oneri amministrativi, genererebbe incertezza e nuocerebbe all’attrattiva della piazza economica elvetica. Consapevole dei potenziali rischi che gli investimenti diretti comportano, il Consiglio federale intende però monitorare la situazione e aggiornare il rapporto in questione entro i prossimi quattro anni. Questo monitoraggio permetterà di individuare, con uno sforzo amministrativo giustificabile, l’eventuale necessità di un futuro intervento.
Ultima modifica 03.06.2019