Le seguenti risposte si riferiscono ai rapporti di lavoro basati su un contratto di diritto privato. Ricordiamo che in questo ambito solo il giudice civile è competente a prendere una decisione in caso di litigio. Queste risposte sono quindi puramente indicative e non vincolanti. Inoltre, queste risposte non si applicano, o solo entro certi limiti, ai rapporti di lavoro di diritto pubblico, come i posti di lavoro nell’Amministrazione o in imprese statali, che sottostanno in genere a regole a sé.
I lavoratori occupati a tempo pieno possono esercitare anche un'attività accessoria?
Quali altre prescrizioni contempla la legge sul lavoro per i lavoratori che svolgono diverse attività?
Un'attività accessoria è inammissibile se lede il dovere di fedeltà verso il datore di lavoro (art. 321a cpv. 3 CO).
È il caso segnatamente quando:
- il lavoratore fa concorrenza al datore di lavoro mediante un lavoro remunerato. Esempio: un dipendente di un'impresa di trasporti svolge dei mandati la sera per conto proprio con il proprio veicolo pesante privato, all'insaputa del datore di lavoro;
- il prestigio dell'impresa ne risente;
- con il suo carico l'attività accessoria riduce il rendimento del lavoratore compromettendo l'adempimento dei suoi obblighi lavorativi. Esempio: il conducente di un mezzo pesante lavora la sera come taxista, senza rispettare la durata del riposo prescritta.
Devono essere rispettate le prescrizioni della legge sul lavoro (LL) in materia di protezione (cfr. Promemoria concernente i lavoratori che svolgono diverse attività presso uno o più datori di lavoro).
Promemoria concernente i lavoratori che svolgono diverse attività presso uno o più datori di lavoro
Ultima modifica 10.01.2022