Distacco e misure collaterali


Accordo sulla libera circolazione delle persone

L’Accordo sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE, in vigore dal 2002, conferisce ai cittadini svizzeri e a quelli degli Stati dell’UE e dell’AELS il diritto di scegliere liberamente, nel territorio delle parti contraenti, il luogo di lavoro e di soggiorno. L’accordo liberalizza inoltre le prestazioni di servizi per un periodo massimo di 90 giorni per anno civile.

Misure collaterali

Per proteggere i lavoratori dal fenomeno del dumping salariale, incompatibile con le condizioni salariali e lavorative svizzere, sono state introdotte il 1° luglio 2004 le cosiddette misure collaterali. Esse intendono garantire, tra l’altro, condizioni di concorrenza identiche per imprese sia svizzere sia estere.  

Queste misure comprendono sostanzialmente le seguenti regole:

  • la legge federale sui lavoratori distaccati in Svizzera obbliga i datori di lavoro stranieri che distaccano lavoratori in Svizzera a rispettare le condizioni di lavoro e salariali minime vigenti nel nostro Paese;
  • se vengono ripetutamente e abusivamente offerti salari inferiori a quelli usuali, le disposizioni di un contratto collettivo di lavoro in materia di salari minimi, orari di lavoro, controlli paritetici e sanzioni possono essere più facilmente dichiarate di obbligatorietà generale. Ciò significa che da quel momento tutte le aziende del settore devono rispettare le disposizioni del contratto collettivo di lavoro divenuto di obbligatorietà generale in via agevolata;
  • nei settori senza un contratto collettivo di lavoro possono essere stipulati, in caso di ripetuti dumping salariali, contratti normali di lavoro che stabiliscano salari minimi vincolanti. Da quel momento tutte le aziende del settore devono rispettarli.

Le commissioni tripartite cantonali vigilano sul mercato del lavoro svizzero e possono controllare imprese sia svizzere sia straniere. Se rilevano che in una data impresa vengono ripetutamente e abusivamente offerti salari inferiori a quelli usuali per il luogo e il ramo, possono proporre l’emanazione, a tempo determinato, di salari minimi vincolanti. Nei rami con contratti collettivi di lavoro di obbligatorietà generale spetta alle commissioni paritetiche controllare che le imprese svizzere o straniere rispettino quanto stabilito in tali contratti. A livello nazionale è la commissione tripartita federale che vigila sul mercato del lavoro.


Comunicati stampa

10.06.2024

Misure collaterali e lotta contro il lavoro nero: raggiunti gli obiettivi dei controlli nel 2023

Lo scorso anno gli organi d’esecuzione hanno svolto i controlli nell’ambito delle misure collaterali e della legge contro il lavoro nero (LLN) senza le restrizioni dovute al COVID-19 e sfruttando l’integralità delle risorse. L’obiettivo minimo è stato nuovamente raggiunto e le attività di controllo sono aumentate. Negli ultimi vent’anni il dispositivo delle misure collaterali si è costantemente evoluto e adattato alle nuove circostanze.

06.06.2023

Misure collaterali e lotta contro il lavoro nero: il volume dei controlli è aumentato nel 2022

Lo scorso anno degli organi d’esecuzione hanno aumentato le loro attività di controllo nell’ambito delle misure collaterali e della legge contro il lavoro nero (LLN). Il 2022 è stato caratterizzato dall’abolizione delle restrizioni dovute al COVID-19. Per le misure collaterali, l’obiettivo minimo di controlli è stato raggiunto e le attività di controllo sono aumentate. Il livello delle violazioni ai salari minimi o delle offerte di salari inferiori a quelli usuali è simile a quello pre-crisi.

09.06.2022

Misure collaterali e lotta contro il lavoro nero: più controlli nel 2021

Nel 2021, secondo anno pandemico, gli organi d’esecuzione hanno intensificato la loro attività nell’ambito delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone e della legge contro il lavoro nero (LLN). Nonostante le limitazioni legate al coronavirus, è stato nuovamente raggiunto l’obiettivo di controllo minimo previsto. Le violazioni salariali constatate e l’offerta di salari inferiori a quelli usuali sono rimaste a livelli analoghi a quelli pre-crisi.

02.06.2021

Misure collaterali e lotta contro il lavoro nero nell’anno pandemico 2020

La pandemia di COVID-19 ha complicato l’attività di controllo degli organi d’esecuzione nell’ambito delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone e della legge contro il lavoro nero (LLN). A causa delle restrizioni legate alla pandemia, tali organi hanno mancato l’obiettivo, seppur di poco. Nel contempo la percentuale di violazioni è rimasta praticamente invariata rispetto all’anno precedente, come mostrano i rapporti per il 2020 pubblicati dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) il 2 giugno 2021.

28.04.2021

Il Consiglio federale adotta il messaggio concernente la modifica della legge sui lavoratori distaccati

Il 28 aprile 2021 il Consiglio federale ha adottato il messaggio e il disegno di legge concernenti la revisione parziale della legge sui lavoratori distaccati. La revisione prevede la possibilità di imporre alle aziende di distacco dei Paesi UE il rispetto dei salari minimi cantonali.

23.05.2019

15 anni di protezione salariale in Svizzera

Quindici anni fa sono entrate in vigore le misure collaterali per contrastare il timore di una pressione salariale a seguito dell’apertura del mercato del lavoro svizzero. Dal canto suo, la legge federale contro il lavoro nero (LLN)consente da oltre un decennio di lottare contro il fenomeno del lavoro nero. I due rapporti pubblicati il 23 maggio 2019 mostrano che i controlli sul mercato del lavoro sono stati numerosi anche nel 2018, garantendo un sistema che consente di contrastare in modo mirato le violazioni laddove i rischi sono maggiori.

12.06.2018

Lotta alla pressione salariale e al lavoro nero

Le misure collaterali sono state introdotte quindici anni fa e la legge contro il lavoro nero è in vigore da dieci anni. Il rapporto sull’attuazione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) e il rapporto sull’esecuzione della legge contro il lavoro nero mostrano che nel 2017 i controlli sono stati molto intensi. Gli abusi salariali e il lavoro nero sono stati contrastati in modo efficace. I controlli sono avvenuti negli ambiti in cui il rischio di infrazioni è più alto.

11.05.2017

Rapporto: Esecuzione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’Unione europea nel 2016

Nel 2016 è stato possibile mantenere a un livello elevato l’intensità di controllo svolta nell’ambito delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone. Gli organi di controllo hanno verificato le condizioni lavorative e salariali svizzere presso circa 42 000 aziende e 164 000 persone. Gli organi d’esecuzione si impegnano a effettuare controlli in maniera mirata e in funzione dei rischi sul mercato del lavoro.

23.11.2016

Il Consiglio federale vuole migliorare ulteriormente l’esecuzione delle misure collaterali

Il 23 novembre 2016 il Consiglio federale ha preso conoscenza di un rapporto contenente misure concrete per migliorare ulteriormente l’esecuzione delle misure collaterali. L’obiettivo delle nove misure proposte dal gruppo di lavoro per attuare un piano d’azione, e approvate dal Consiglio federale, è di aumentare la qualità e l’impatto dell’attività di controllo. Negli ultimi anni la SECO, in collaborazione con le parti sociali e i Cantoni, ha già ottenuto notevoli miglioramenti grazie al rafforzamento della formazione degli organi di controllo e a un potenziamento del sostegno finanziario per l’attività di controllo in alcuni Cantoni.

12.05.2016

Attuazione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone Svizzera – UE nel 2015

Le attività di controllo sono state ulteriormente intensificate nel 2015 e gli obiettivi nazionali dei controlli sono stati ampiamente superati. Le commissioni tripartite e paritetiche hanno verificato le condizioni salariali e lavorative di più di 45 000 imprese e 175 000 persone. La maggior parte delle imprese controllate rispetta le condizioni salariali e lavorative vigenti in Svizzera.

05.05.2015

Attuazione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone Svizzera – UE nell’anno 2014

L’attività degli organi di controllo si è stabilizzata nel 2014. Le commissioni tripartite e paritetiche hanno controllato le condizioni salariali e lavorative di più di 40’000 imprese e 159’000 persone. I miglioramenti legislativi e la professionalizzazione degli organi di controllo hanno consentito di contrastare il fenomeno del dumping salariale in maniera più mirata ed efficace.

18.02.2013

Ripercussioni della libera circolazione delle persone sui salari in Svizzera

Dall’introduzione della libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’Unione europea (UE), nel 2002, le ripercussioni sui salari in Svizzera sono state a più riprese oggetto di analisi scientifiche. Su mandato della SECO l’Università di Ginevra ha realizzato un altro studio basato sui più recenti dati della Rilevazione svizzera della struttura dei salari. Ne emerge un bilancio prevalentemente positivo: in base alle stime, gli impatti dell’immigrazione sono complessivamente minimi e sono negativi soltanto per determinati gruppi professionali.

26.04.2013

Misure d’accompagnamento: controlli più mirati ad alto livello

Il numero di controlli effettuati è di nuovo cresciuto nel 2012 e supera nettamente le esigenze dell'Ordinanza sui lavoratori distaccati. La professionalizzazione degli organi di controllo consente di contrastare il fenomeno del dumping salariale in maniera più mirata ed efficace. Nel 2012, le commissioni tripartite e paritetiche hanno controllato le condizioni salariali e di lavoro presso più di 39 000 imprese e 150 000 persone.

21.11.2012

Adeguamenti delle misure collaterali: entrata in vigore a inizio 2013

Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha fissato al 1° gennaio 2013 l'entrata in vigore della maggior parte delle modifiche in materia di misure collaterali adottate dal Parlamento nella sessione estiva 2012. Le nuove disposizioni migliorano la lotta al fenomeno della pseudo-indipendenza e permettono di sanzionare le infrazioni alle disposizioni vincolanti in materia di condizioni salariali e lavorative. Le modifiche consentono pertanto di colmare le lacune della normativa concernente le misure collaterali e di migliorarne l'efficacia attuativa.

27.04.2012

Misure collaterali: consolidamento a un livello elevato

Il numero dei controlli effettuati si è consolidato attestandosi a un livello elevato. Il numero minimo di 27 000 controlli stabilito nell’ordinanza sui lavoratori distaccati è stato infatti ampiamente superato.

02.03.2012

Adeguamento delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone

Il Consiglio federale ha adottato e trasmesso al Parlamento il messaggio relativo alla legge federale sull’adeguamento delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone. Sono previste nuove possibilità sanzionatorie in caso di indipendenza fittizia e infrazioni delle disposizioni obbligatorie in materia condizioni salariali e lavorative. Scopo dell’adeguamento è colmare le lacune della normativa concernente le misure collaterali e migliorarne l’efficacia attuativa.

20.01.2012

Il Consiglio federale ottimizzerà ulteriormente l’attuazione delle misure di accompagnamento

Il Consiglio federale intende migliorare ulteriormente l’esecuzione delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone. A tal fine è disposto ad adottare e attuare, parallelamente alle misure già avviate in questo ambito, le raccomandazioni della Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N). Esse sono focalizzate sul miglioramento della gestione strategica ed operativa delle misure di accompagnamento e su una maggiore collaborazione tra gli operatori coinvolti.

04.11.2009

Libera circolazione delle persone: esecuzione delle misure di accompagnamento ottimizzata

Il 4 novembre 2009 il Consiglio federale ha approvato una modifica dell’ordinanza sui lavoratori distaccati in Svizzera (ODist). Le modifiche previste sono state annunciate dal Consiglio federale in vista della votazione dell’8 febbraio 2009 sul rinnovo dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP) e la sua estensione alla Bulgaria e alla Romania. Esse intendono migliorare l’efficacia delle misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone e ottimizzarne l’esecuzione.

28.03.2006

Estensione della libera circolazione delle persone e rafforzamento delle misure d’accompagnamento in vigore dal 1° aprile

L’estensione controllata della libera circolazione delle persone ai nuovi Stati membri dell’UE e il rafforzamento delle misure d’accompagnamento contro il dumping salariale entrano in vigore il 01.04.2006. L’entrata in vigore avviene grazie all’approvazione del Popolo svizzero nella votazione del 25.09.2005.

Ultima modifica 10.06.2024

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